La Tavola Rotonda organizzata il 18 febbraio u.s. dal Consiglio dell’Ordine degli Avvocati di Napoli sul tema del ruolo della difesa e dell’Avvocatura nell’ottica del giusto processo e della sua durata ragionevole, ha visto un serrato confronto di idee e di posizioni fra i rappresentanti dell’avvocatura napoletana e della magistratura.
Nella sala della Bibioteca A. De Marsico, in Castel Capuano, gli avvocati napoletani, il Dott. Davigo ed il Presidente di ANM Napoli, hanno discusso in particolare dell’attuazione concreta, nel processo, dei principi costituzionali della difesa, del contraddittorio e della parità delle parti processuali evidenziando che il rispetto e l’attuazione di questi valori, costituzionalizzati nel 1999, è condizione imprescindibile del giusto processo.
Nel corso del dibattito sono state approfondite e criticate anche le recenti suggestioni riguardo la reformatio in pejus delle condanne penali, la condanna solidale dell’Avvocato a sanzioni processuali unitamente all’imputato e si è analizzata la riforma della prescrizione anche con riguardo al Disegno di Legge delega presentato dal Governo innovativo del processo penale.
La posizione critica dell’Avvocatura è stata espressa soprattutto con riferimento alla necessità di evitare che il processo rappresenti un mero strumento vendicativo di uno Stato autoritario bensì costituisca il mezzo per garantire effettivamente la convivenza civile e la sicurezza sociale nel rispetto dei diritti di tutti i soggetti coinvolti, nella veste di imputati, vittime e parti offese. La centralità della difesa è stata ribadita non soltanto con riferimento all’art. 24 della Costituzione ma anche e soprattutto in relazione all’Art. 111, che impone la parità delle parti ed il contraddittorio e che si rivolge proprio al Giudice quale soggetto che deve garantire il rispetto di questi principi.